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Acquedotto Augusteo del Serino

ADRIAN MELIS - Terra Asciutta

A cura di Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone

In collaborazione con Associazione VerginiSanità


Opening:

Sabato 26 Settembre, ore 11.30


Mostra:

Dal 27 settembre 2020 al 15 novembre 2020


 

La terza mostra del programma Underneath the Arches ospita nel sito archeologico dell’Acquedotto Augusteo del Serino un intervento dell’artista Adrian Melis (L’Avana, 1985) dal titolo Terra asciutta.


La ricerca artistica di Adrian Melis si basa sull’analisi di specifici contesti socio-economici, a partire da Cuba, sua patria di origine, per arrivare ai Paesi europei in cui ha lavorato negli ultimi anni. Ricorrendo a temi e dinamiche che interessano il lavoro, Melis crea meccanismi che utilizzano deficit di partenza come possibile forza produttiva, dando vita in alcuni casi a vere e proprie catene di montaggio che coinvolgono persone terze nel raggiungimento degli obiettivi.


Con il progetto Terra asciutta, realizzato appositamente per Underneath the Arches, l’artista analizza e rende manifesto lo scarto esistente fra la funzione “attiva” e necessaria che in passato ha avuto l’Acquedotto Romano e il ruolo “passivo” e conservativo che oggi si richiede a quella stessa struttura. Adrian Melis, attraverso un’azione fortemente simbolica, innesca un nuovo processo in grado di restituire vitalità e funzionalità al luogo, trasformando così il bene archeologico in un luogo produttivo e non solo contemplativo. L’artista riattiva, in questo modo, l’originario flusso d’acqua grazie a un reclutamento di forza lavoro nell’area Vergini-Sanità e mediante l’utilizzo sperimentale della tecnica cinematografica della Foley art. L’impresa poetica, ma anche vana nella sua fugacità, coinvolge il visitatore in forma immersiva sia in occasione dell’inaugurazione, durante la quale sarà realizzata un’azione performativa, sia nel corso della mostra, attraverso la restituzione di un’installazione ambientale site specific.


Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Campania, ha ricevuto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e gode del patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. È supportato dalla Fondazione Morra e dal MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

 

Assistenti di produzione: Fortuna Avallone, Giovanni Russo

Allestimento e supporto tecnico: Guido Marziale

Documentazione fotografica: Antonio Picascia


Con la partecipazione di: Diana Buputu, Antonio De Rosa, Martina Dell’Aversana, Palmino Di Matteo, Mariagiovanna Esposito, Gaetano Ippolito, Musa Keita, Giuseppe Leonardo, Pietro Luongo, Antonella Magliacane.


Si ringraziano inoltre: Mirko Ettore D’Agostino, Mauro Eusepi, Emma Ferulano, Mauro Migliazza, Giuseppe Leggieri, Renato Grieco, Elisabetta Laneve, Enzo Guardasole, Vincenzo Galiero. Un ringraziamento sentito a Gianfranco D’Amato.




 


 

BIOGRAFIA ARTISTA


Adrian Melis è nato a L’Avana, Cuba, nel 1985. Ha studiato all’Università dell’Avana e nel 2014/2015 è stato in residenza presso la Rijksakademie di Amsterdam. Nel 2014 è stato finalista del Future Generation Art Prize del Pinchuk Art Center. Le sue mostre personali includono 2768. 23,53. 8. 1958. 57%. 1000, Pori Art Museum (2020); Selective Memory, Adn Galeria, Barcelona (2018); Absolute silence does not exist, Fundación Cerezales, León (2018); Surplus Production Line, Adn Galeria, Barcelona (2015); STOCK, MAS – Museum of Modern Art, Santander (2013); New Production Structures, Adn Galeria, Barcelona (2012); The Value of Absence, Kunsthalle Basel (2013). Tra le mostre collettive: After Leaving | Before Arriving, 12th Kaunas Biennale (2019); Hors Pistes, Centre Pompidou, Paris (2015); Bread and Roses, Museum of Modern Art of Warsaw (2015); Atopolis, Manège de Sury e WIELS contemporary Art Centre, Mons (2014); How To Work, Kunsthalle Basel (2012); FGAP, Pinchuk Art Center, Kiev (2014); Untitled (Two Takes on Crisis), de Appel Arts Centre, Amsterdam (2016); Artlab, Queens Museum of Art, New York (2014); 10th Shanghai Biennale, Shanghai (2014). Sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui il MAS – Museo de Arte Moderno y Contemporáneo de Santander y Cantabria (Spagna), il MACBA – Museu d’Art Contemporani de Barcelona (Spagna), Collection Alain Servais (Belgio), Collection Lemaître, Collection A. de Galbert (Francia), Collection Teixeiras da Freitas (Portogallo).


 

PHOTOGALLERY | CREDIT: Antonio Picascia



 

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