A cura di Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone
In collaborazione con Associazione VerginiSanità
Mostra:
Dal 24 marzo al 13 maggio 2018
Prorogata al 2 giugno 2018
Underneath the Arches ha aperto al pubblico il 24 marzo 2018 con la mostra di Arturo Hernández Alcázar, le cui opere sono il risultato di operazioni che l’artista sviluppa in relazione ai luoghi in cui è invitato ad intervenire. A partire da incontri che accadono nella città, in particolare nelle periferie e nei suoi depositi, l’artista trae frammenti, memorie, materiali di origine diversa assemblati in sculture e installazioni che attivano discorsi di natura sociale, politica ed economica. I suoi interventi site-specific oscillano tra equilibri pre-esistenti ed equilibri da reinventare e sottolineano la precarietà che caratterizza la società contemporanea.
Blind Horizon è il risultato di un periodo di residenza e di ricerca che ha visto Arturo Hernández Alcázar esplorare diverse zone di Napoli, a partire dal borgo Vergini-Sanità per arrivare alle aree vesuviane, ai Campi Flegrei e alle montagne del Serino, ripercorrendo idealmente l’antico percorso dell’acquedotto. L’artista ha modellato la sua linea di ricerca pregressa sulle suggestioni provenienti dal territorio e dal sito archeologico che ospita la mostra, concependo un’installazione che integra forme smaterializzate – quali il suono – a forti presenze fisiche, al fine di porre una riflessione sulle idee di controllo, manipolazione delle forze e gestione del potere. L’orizzonte del titolo è quindi quello disegnato dall’antico acquedotto, un orizzonte governato delle imponenti strutture idrauliche che attraversavano il paesaggio per poi inglobarsi nell’ambiente urbano, esempio di un dominio esercitato sul territorio che al tempo stesso cerca di assecondarne la morfologia. Nell’analisi di un eterno processo che avanza fra costruzioni e distruzioni, fra storia naturale e storia politica, Arturo Hernández Alcázar interpreta le stratificazioni culturali e geologiche che caratterizzano Napoli proponendo un’opera che insiste sull’idea di una forza erosiva latente e che offre un’inedita interpretazione di questo affascinante ritrovamento archeologico e della sua funzione originaria.
La mostra di Arturo Hernández Alcázar nell’ambito del ciclo Underneath the Arches è stata realizzata grazie al supporto dell’Ambasciata del Messico in Italia, della Fondazione Salvatore, di Ciro Oliva – Concettina ai Tre Santi e dell’Associazione VerginiSanità, sotto il MATRONATO della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dell’IILA – Istituto Italo-Latino Americano di Roma. La residenza dell’artista è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Morra. Si ringraziano la Galería JosédelaFuente (Santander, Spagna) e Marso Gallery (Città del Messico).
Si ringraziano inoltre: Mirko Ettore D’Agostino, Alessandro De Santis, Alberto Ippolito, L’Antica Fonderia Mercogliano.
BIOGRAFIA ARTISTA
Arturo Hernández Alcázar nasce a Città del Messico nel 1978, dove attualmente vive e lavora. Sue opere sono state esposte in musei, gallerie e biennali quali la 5th Moscow Biennale of Contemporary Art, la 10th International Istanbul Biennial; il museo MUAC UNAM (Città del Messico); il Museo Amparo (Puebla); il Museo de Arte Moderno (Messico); il Museum of Oaxaca MACO (Oaxaca); Casa del Lago (Città del Messico); Nixon (Città del Messico); Walter & McBens Galleries, San Francisco Art Institute; School of the Museum of fine Arts of Boston; Musée d’Art Moderne de Paris (Parigi); Centro Alcobendas (Madrid); Contemporary Art; SWAB, (Barcellona); Vadehra Art Gallery (New Dehli); KunstRaum München (Monaco); Kunst Berlin-Bethanien (Berlino) e il Museo Experimental El Eco (Città del Messico). Nel 2016, il suo progetto Naked Building è stato commissionato dall’ufficio pubblico per l’arte austriaco Offentlichen raum NÖ. È rappresentato dalla Galería José de la Fuente (Santander, Spagna) e dalla Galería Marso (Città del Messico).
PHOTOGALLERY | CREDIT: Antonio Picascia